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07/02/2017

È nata in Confcooperative l'Ass. cult. G. Micheli

Fra le tante nostre cooperative è nata un’associazione culturale che vuole essere un momento di incontro fra i nostri cooperatori per riflettere sul passato e sul presente e, insieme, progettare idee che guardino al futuro. L’abbiamo intitolata a Giuseppe Micheli, uno storico personaggio del secolo scorso che ha vissuto la sua esperienza politica soffrendo i problemi e le ansie del suo territorio. Un nome che garantisce la storia di Confcooperative, ma che per i suoi valori e per la sua attività deve essere un faro anche per il futuro.

La scelta di dare vita ad una associazione culturale è venuta anche da un evento che caratterizzerà la vita dell’Associazione nel 2017: festeggeremo i 70 anni di attività a Parma di Confcooperative!

La cooperazione ha, infatti, oltre un secolo di storia; già a fine ottocento nel parmense vi erano numerose cooperative rurali in vari settori; il fascismo le ha cancellate tutte, ma la cooperazione è subito rinata nel dopoguerra, e, per rimarcare la libertà della cooperazione ed i valori della storica mutualità cristiana che le avevano fatte nascere con la Rerum Novarum, un bel gruppo di cooperatori, guidati dal primo presidente Enrico Allodi, hanno costituito l’Unione di Parma nel novembre del 1947.

I soci fondatori approvato lo statuto, hanno eletto un Consiglio Direttivo nelle persone di Barilli Claudio, Carpena Barbara, Concari Mauro, Gennari Alain, Gennari Andrea, Lasagna Roberta, Pisseri Andrea con un presidente, Eugenio Caggiati, ed un vice presidente, Matteo Ghillani.

Toccherà all’Associazione culturale Giuseppe Micheli coordinare le dovute ricerche storiche, politiche ed operative su questi 70 anni, ma toccherà all’Associazione anche dare un contributo per fare crescere l’orgoglio di sentirsi “cooperatori”, collaborare per promuovere la cultura della solidarietà e dello sviluppo sociale, favorire la conoscenza e la collaborazione fra i soci delle varie cooperative, proporsi come struttura di servizio nei rapporti con aziende, imprese, università.

Chi può fare parte dell’Associazione? Tutti i cooperatori parmensi ed i cittadini interessati ai valori della mutualità sono invitati a diventare soci, sottoscrivendo la domanda e versando 10 euro per la quota annuale, nella sede di via Sonnino, per affermare che una società basata sull’individualismo e l’egoismo non può assicurare alcun futuro, per fare crescere nei giovani la cultura della mutualità come garanzia per uno sviluppo sostenibile, per cogliere le opportunità e progettare soluzioni che abbiano al centro i rapporti tra le persone e la capacità di costruire insieme.

Un arrivederci, allora, a tutti in sede per aderire e partecipare alle attività in programma.