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15/11/2018

Centinaio al Convegno di Confcooperative FedAgriPesca Parma su agroalimentare e cooperazione

"Sto girando il territorio per ascoltare e trarre degli spunti di riflessione": così si presenta al pubblico del convegno organizzato da Confcooperative FedAgriPesca Parma dal titolo "La cooperazione nella valorizzazione e sostenibilità del sistema agroalimentare" il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo On. Gian Marco Centinaio.
 
Domenica 11 novembre, la sala Auditorium del Gruppo Colser-Aurora Domus ha accolto un pubblico numeroso proveniente da tutto il territorio per riflettere sul futuro della cooperazione in ambito agroalimentare.
Andrea Bonati, Presidente di Confcooperative Parma, ha dato il via ai lavori dando il benvenuto alle tante autorità presenti e ringraziando il Ministro, il Presidente Nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini e tutti i relatori del convegno. 
Cristina Bazzini, Presidente di Colser, ha consegnato al Ministro Centinaio il gagliardetto del Parma Calcio firmato da tutti giocatori, essendo il Ministro un grande tifoso della squadra: un dono simbolico, che racchiude una forte tradizione e passione del nostro territorio.
 
Andrea Bonati ha poi lasciato la parola al professor Gabriele Canali che, durante il suo intervento, ha ricordato la profonda trasformazione che ha coinvolto l'agroalimentare e l'agricoltura in particolare. “Non è più sufficiente esser bravi agricoltori” ha evidenziato, “ma occorre essere dei bravi imprenditori agricoli".
Canali si è inoltre soffermato sul fatto che le imprese devono massimizzare la qualità e operare sia in filiera sia “in orizzontale", per poter competere in ogni angolo del mondo.
Il suo intervento si è concluso così: "Le politiche dovrebbero guardare in modo lungimirante e favorire la crescita di imprese e del lavoro. Non sono per una decrescita felice, bensì per una crescita sostenibile."
 
La parola è quindi passata a Simona Pigoni, direttrice di OCQ, che ha parlato di certificazioni di qualità.
 
È stato poi il momento di Ilenia Rosi, Presidente di Confcooperative FedAgriPesca Parma che, in un’intensa relazione, ha esposto al Ministro le innumerevoli necessità e problematiche che il sistema agroalimentare deve affrontare quotidianamente. I rapporti con l'Unione Europea, le tempistiche dei pagamenti,  la semplificazione burocratica, l'accesso al credito, la tutela dei prodotti di qualità, i problemi connessi al Parmigiano Reggiano con la richiesta di procedere con l’ampliamento nella penetrazione dei mercati, in particolare esteri, comunitari e non con il sostegno pubblico, la sostenibilità, le infrastrutture, dissesto idrogeologico, la gestione delle acque e le risorse idriche.
Infine ha sottolineato “È chiaro che tutto ciò che è stato costruito finora non si sarebbe potuto raggiungere senza la necessaria collaborazione con gli altri componenti della filiera. La ricchezza della Cooperazione è la capacità al dialogo e al confronto che nasce dalle relazioni che vengono instaurate e mantenute nella base sociale che compone la Cooperativa. Indi all’esterno con gli altri attori del sistema a partire dal mondo industriale, artigianale, delle rappresentanze associative, delle professionali, dei Sindacati e del mondo della Ricerca Universitaria. Una modalità di rapportarsi che dovrà trovare ulteriore slancio verso il futuro.
 
Successivamente è intervenuto Gian Paolo Emanueli, coordinatore del settore forestale di FedAgriPesca, che ha ricordato come “Le nostre imprese sono radicate nel territorio, con una grande, capace e sensibile conoscenza dell’ambiente in cui operano, ed è per questo che rappresentano un valore sociale ed economico che va conservato e potenziato. Tenuto conto poi del cambiamento climatico in atto e delle sue conseguenze riteniamo che la presenza dell’uomo a presidio di un territorio fragile e difficile come quello della montagna sia un fatto di primaria importanza.
Continua ribadendo come la montagna “sia luogo dove gli animali selvatici, che si sono moltiplicati a dismisura in assenza di meccanismi naturali di regolazione, contano di più del lavoro dell’uomo che, per difendere i propri raccolti, orti e pollai, ha come unico mezzo la costruzione di costose recinzioni… E il bosco avanza dove il già alto indice di boscosità porterebbe a preferire il permanere di piccole radure, prati e pascoli per mantenere la diversificazione degli ambienti e del paesaggio.
 
Cesare Azzali, direttore dell'Unione Industriali di Parma, ha portato la testimonianza della collaborazione tra il mondo agricolo e il mondo industriale, collaborazione che ha dato esito positivo anche passando attraverso momenti di confronto forti.
 
Simona Caselli, Assessora regionale all'agricoltura, ha dichiarato: "la nostra è un'agricoltura che punta sulla qualità e per di più oggi siamo in una provincia che ha il più alto PIL nazionale derivante da DOP e che da molto tempo ha puntato sulle filiere.
L'Assessora ha ricordato al pubblico in sala che l'Emilia Romagna ha una grande responsabilità nei confronti del settore, in forza dei 6 miliardi di euro di export (15% del nazionale). 
La Caselli ha quindi chiesto al Ministro un sostegno e un appoggio affinché i fondi europei non utilizzati dalle altre regioni possano essere utilizzati dalle Regioni più virtuose come l'Emilia Romagna. "Non possiamo pensare di restituire dei fondi all'Unione Europea" ha concluso, informando del rischio che la riforma della PAC potrà far perdere alla Regione ben 300 milioni di euro che si potrebbero invece destinare ai PSR.
 
Maurizio Gardini, riferendosi alla relazione di Ilenia Rosi, ha sostenuto: “Non è un elenco della spesa, ci sono spunti per una collaborazione stretta "tra Organizzazioni di rappresentanza" portatrici di interessi delle imprese e non di solo potere”. "Siamo” prosegue Gardini “per un rapporto di collaborazione con quelli che hanno a cuore il bene del Paese. Bisogna guardare avanti e ai giovani".
Il nostro futuro” ha aggiunto “si chiama export e internazionalizzazione. Siamo obbligati. In Italia i consumi calano, il mercato è cambiato. Se vogliamo mantenere il nostro peso e le nostre aziende in equilibrio, dobbiamo guardare ai mercati con la capacità di avere prodotti di eccellenza che subiscono un violento Italian sounding. L'agroalimentare italiano Made in Italy parla cooperativo.
Il Presidente di Confcooperative ha poi spiegato che la cooperazione agroalimentare sarà “al fianco del Mipaaft e dell'Ice, perché vorremmo che le nostre imprese siano dentro le ambasciate per promuovere il Made in Italy. Siamo pronti a dare contributo per azioni più efficaci”. “C'è un problema di regolamentare le importazioni” ha concluso. “Occorrono le frontiere per alcuni prodotti fatti con disciplinari troppo diversi dai nostri, perché vogliamo salvaguardare i nostri consumatori”.
 
Le conclusioni sono state affidate al Ministro Gian Marco Centinaio che ha illustrato le seguenti priorità: 
- tutela delle eccellenze e "guerra all'Italian Sounding";
- promozione estera: fa presente come sia necessario un coordinamento comune nazionale. "Meglio accogliere i buyer sul territorio" facendo gustare compiutamente i nostri prodotti piuttosto che organizzare innumerevoli viaggi all'estero con sempre diversi interlocutori, dai sindaci alle province, alle camere di commercio;
- semplificazione e burocrazia. Riferisce che non è semplice ma, "stiamo costituendo una task force tra Regioni e Governo per abbattere le burocrazie nazionali e dell'Unione Europea";
- sul Parmigiano Reggiano il Ministro si è detto disposto a aprire da subito un tavolo per sciogliere le problematiche esposte dagli esponenti di Confcooperative;
- infine sulla PAC ha sottolineato di avere esposto a Bruxelles la propria contrarietà e si è dichiarato d'accordo sulla necessità di ridistribuzione dei fondi;
 
Ha dedicato spazio anche al tema della etichettatura, delle nuove tecnologie e della volontà di spingere a una sempre più forte collaborazione tra Università e Agricoltura. Ha parlato di giovani, verso i quali sono stati messi a disposizione 70 milioni per il subentro generazionale e la costituzione di nuove imprese.
 
 
Rassegna stampa dedicata al convegno: