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12/02/2016

FEDERCULTURA TURISMO SPORT: POSITIVI I DATI DELL'OSSERVATORIO TURISTICO REGIONALE

“Fa bene l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, ad entusiasmarsi di fronte al consuntivo 2015 della stagione turistica che ha visto le presenze superare i 46 milioni, con un aumento del 3,2% rispetto al 2014, e gli arrivi raggiungere quota 8,8 milioni (+5,1%): dati decisamente positivi e migliori di quelli registrati a livello nazionale, anch’essi comunque soddisfacenti.

Si può dire che l’assessore Corsini finora abbia ‘portato fortuna’ al turismo regionale, tanto che dopo la sua nomina il tempo, nel senso climatico, si è messo al bello”.

Lanfranco Massari, presidente di FederCultura Turismo Sport di Confcooperative Emilia Romagna, commenta così il report definitivo sul 2015 realizzato dall’Osservatorio turistico regionale, ma ricorda che non è sufficiente un anno d’oro per cancellare i trend negativi e le criticità del passato.

“In Emilia Romagna – prosegue Massari – si è fatto molto per quella che di fatto costituisce la prima industria del territorio e si continua ancora in questa direzione. La nuova norma che riforma la legge regionale 7 del 1998, approvata recentemente e voluta proprio dall’assessore Corsini e dal presidente della Giunta, Stefano Bonaccini potrà garantire un’ulteriore spinta propulsiva al sistema della promo-commercializzazione turistica”.

“Molto resta ancora da fare sul fronte imprenditoriale, vale a dire dell’offerta – dichiara il presidente regionale di FederCultura Turismo Sport – investendo nell’innovazione, aumentando costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi turistici, mettendo sempre più a sistema le eccellenze attrattive dei nostri territori. Inoltre, occorre integrare ed aggregare i singoli operatori per aumentarne dimensione e capacità competitiva. Infine, deve crescere ulteriormente la capacità di fare rete e cooperazione tra le piccole/piccolissime e medie imprese, anche se nella nostra regione in questo non siamo secondi a nessuno”.

“Grazie all’elevato livello di aggregazione già raggiunto dalle nostre imprese associate, che possono così offrire servizi di qualità a prezzi competitivi, – conclude Massari – il futuro competitivo del turismo in Emilia Romagna, come nel resto del Paese, non potrà che essere cooperativo”.