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19/06/2018

Presentato il volume dedicato alle Abbazie Cistercensi italiane

Si è svolto lunedì 18 giugno presso lo CSAC di Paradigna l’incontro dedicato alla presentazione del volume “Abbazie e siti cistercensi in Italia 1120-2018”, a cura dell’Associazione G. Micheli e di Confcooperative con il patrocinio di varie Istituzioni.
 
Davanti a una sala gremita di pubblico interessato e coinvolto, la conferenza ha preso il via con i saluti del Pro Rettore Università di Parma Fabrizio Storti, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, del Sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza e di Daniele Pezzali di Fondazione Cariparma.
Ai saluti è seguita la presentazione del volume con gli interventi degli autori, Silvia Testa e Pietro Rimoldi, del Sindaco di Morimondo Marco Marelli e della Presidente dello CSAC Francesca Zanella.
 
Il Sindaco di Morimondo ha ricordato che “il lavoro per arrivare a questa guida è stato scovare tanti piccoli indizi che hanno cercato e raccontato quei segni che hanno messo le basi per ciò che siamo diventati”; gli autori hanno condiviso con il pubblico la complessità della ricerca e alcune storie nascoste tra le pagine del libro. 
Il percorso di questo lavoro non è finito – ha detto Pietro Rimoldima è un pezzo di un viaggio e il viaggio non deve finire qui. Questo volume, che viene presentato come guida turistica, è però in realtà pensato come un censimento che comprende abbazie interamente conservate e visitabili ma anche abbazie di cui non restano che i ruderi o che non sono più riconoscibili, ma è importante conservarne le tracce e inserirle nel patrimonio storico e culturale del nostro Paese”.
 
Abbiamo capito durante la ricerca perché un lavoro di questo tipo non era ancora stato fatto - ha aggiunto Silvia Testa. - I siti cistercensi sono tantissimi, molti sono piccoli o dalla struttura e dalla storia complessa, quindi è complicato seguirne le tracce e ricostruirne la storia. Le storie e le vicende legate alle abbazie sono tantissime e bellissime, episodi di gloria e di tragedia, santi e martiri, si incontra di tutto e leggendo le schede della guida questa varietà emerge.
 
La conclusione di questa parte di interventi è lasciata alla Presidente dello CSAC Francesca Zanella: “L’Associazione nazionale che sta nascendo avrà il ruolo di promuovere una rete di comunità cistercensi e di pratiche per la valorizzazione della complessità del nostro territorio e della sua storia e cultura, motore fondamentale per la nostra società di oggi.
 
Altri interventi:
Padre Amedeo Parente ha sottolineato come “il ricordo della nostra storia, dei nostri padri e delle radici non deve essere un ricordo legato solo al passato ma un passo per proiettarci verso il futuro, magari riaprendo le abbazie che sono state chiuse, riportandole in vita.” 
Pierpaolo Franzese, referente italiano della Charte européenne des Abbayes et des Sites Cisterciens, evidenzia invece che “la Carta europea ha un potenziale ancora inespresso: oltre al suo grande valore, va valorizzata ulteriormente per far conoscere il patrimonio cistercense.” 
Ha chiuso gli interventi Chiara Laghi, Presidente Confcooperative Cultura Turismo Sport Emilia Romagna: “Il movimento cooperativo ha caratteristiche simili ai cistercensi: siamo capillari sul territorio e cerchiamo di coinvolgere le comunità, quindi sono felice che sia stata anche la cooperazione a sostenere questo progetto. Questa guida parla di una rete di realtà ed è il primo passo di un cammino articolato di valorizzazione del nostro territorio, va nell’ottica del turismo che si cerca di promuovere sempre più, un turismo lento, autentico, che ha bisogno di trovare un senso e un significato, lontano dal turismo usa e getta degli ultimi decenni. Forse è la risposta a una società che è cambiata troppo velocemente e rischia di travolgere la persona: il turismo delle abbazie cistercensi è invece un turismo che mette al centro la persona, il valore e la bellezza di certi luoghi fondamentali per la nostra cultura.
 
Ha moderato l’incontro Eugenio Caggiati, Presidente dell’Associazione Culturale Giuseppe Micheli; un evento di grande portata culturale, un’iniziativa che ha avuto come obiettivo la qualità e la diffusione della cultura territoriale del nostro Paese.