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06/06/2013

Aflatossine M1: giro di vite della Regione

Come è noto il 2012 è stato caratterizzato da sfavorevoli condizioni climatiche estive che hanno determinato un elevato livello di contaminazione da aflatossine nelle produzioni di mais a seguito della quale a settembre 2012 è stato attivato un piano di emergenza.
A seguito dell’analisi dei risultati complessivi per il 2012 e considerata la situazione di rischio, a inizio anno in corso lo scrivente Servizio ha ritenuto che il problema dovesse essere tenuto costantemente monitorato attraverso un rafforzamento del sistema di sorveglianza della filiera lattiero casearia della Regione Emilia-Romagna secondo le indicazioni trasmesse con nota prot. PG 36264 del 08/2/2013.

 

Nelle tabelle 1 e 2 riportate nel file allegato sono riassunti rispettivamente "per motivo" e "luogo di prelievo" gli esiti degli esami eseguiti su campioni di latte crudo prelevati dai Servizi Veterinari delle AUSL nel primo trimestre 2013. Dai risultati si evince che, sia per il monitoraggio in allevamento che per il monitoraggio sugli stabilimenti di trattamento e caseifici, sono state superate le soglie previste per l’attivazione del piano di emergenza. Si precisa tuttavia che per 2 delle 10 positività rilevate si tratta di campionamenti effettuati a seguito di segnalazioni di irregolarità da parte dell’OSA e che pertanto non sono da considerare parte del campione prelevato ai fini del monitoraggio.
Inoltre, il tenore medio di aflatossina M1 nei campioni di latte prelevati del primo trimestre 2013, pur rimanendo superiore a quello registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno, si mantiene comunque a livelli inferiori a quelli registrati nel periodo settembre-ottobre 2012 che ha reso necessario l’attivazione del piano di emergenza alla fine del 2012.

In tabella 3 (visibile sempre nell'allegato) sono riassunti gli esiti degli esami eseguiti su campioni di mangime o materia prima per mangimi (granella o farina di mais) prelevati dai Servizi veterinari delle AUSL e registrati da IZSLER nel primo trimestre 2013.

 

I dati elaborati e i risultati delle ispezioni effettuate dai Servizi Veterinari confermano che sono stoccate considerevoli quantità mais dell’annata 2012 contaminati da Aflatossina e che il rischio di contaminazione del latte prodotto giustifica una maggiore attenzione da parte dei produttori e degli organi di controllo.
Nell’ottica di una programmazione dei controlli in funzione del rischio, e considerato il numero dei campionamenti già previsti per il 2013 secondo le indicazioni di cui alla nota Prot. PG 36264 del 08/2/2013 , non si ritiene opportuno attivare nuovamente il piano di emergenza, ma piuttosto effettuare verifiche mirate sul sistema di autocontrollo attivato presso gli OSA e OSM.
A integrazione di quanto già previsto dalla suddetta nota, si forniscono le seguenti indicazioni operative da applicare fino ad ulteriore comunicazione.

 

LATTE
Autocontrollo: tutti i produttori della Regione in funzione del rischio presente, sia che l’autocontrollo sia effettuato direttamente sia che ci si avvalga dei controlli effettuati dalle ditte che ritirano il latte, dovranno intensificare la frequenza delle analisi per il controllo dell’Aflatossina M1 nel latte già in essere, prevedendo un controllo almeno mensile ed eventuali analisi mirate per rilevare modifiche dovute a diversi lotti di mais o di mangime introdotte nella dieta.

 

CONTROLLI UFFICIALI

Il numero di campioni già programmato e previsto dalla nota Prot. PG 36264 del 08/2/2013 appare sufficiente a rilevare situazioni di rischio. Tuttavia si rileva che dovrà essere rivolta ancora maggiore attenzione alla corretta attuazione del sistema di autocontrollo attivato presso gli OSA sia nel corso delle verifiche ispettive sia programmando adeguati campionamenti.
Pertanto oltre a continuare le attività secondo già definito dalla nota regionale, prot. PG 36264 del 8/2/2013, in tutti i casi di riscontro di positività durante le attività di sorveglianza, dovrà essere attuata un’indagine epidemiologica volta ad approfondire i motivi di mancato riscontro di positività da parte dell’OSA in autocontrollo. Tale indagine sarà attuata già in funzione dei riscontri ottenuti da inizio 2013 come di seguito specificato. In caso di non conformità rilevata sia tramite controllo legale che conoscitivo, i Servizi Veterinari delle ASL dovranno acquisire l’elenco di tutte le aziende che rientrano nell’autocontrollo dello stabilimento a cui l’azienda risultata positiva conferisce il latte.
La verifica del sistema di autocontrollo degli OSA coinvolti prevederà quindi un controllo casuale di almeno il 30% delle aziende (minimo 2 aziende) conferenti allo stesso stabilimento, attraverso un campionamento conoscitivo del latte prodotto. In caso di presenza di aziende situate fuori dal territorio di competenza della ASL è necessario informare il Servizio veterinario della AUSL competente al fine di consentire di procedere ai controlli.
Le risultanze delle indagini epidemiologiche esperite dovranno essere inviate allo scrivente Servizio con una breve relazione che comprenda: elenco delle aziende conferenti allo stabilimento, elenco aziende campionate e risultati dei controlli, procedure di campionamento per l’autocontrollo, ragione sociale del laboratorio che effettua le analisi, tipo e risultati delle
analisi di laboratorio.


CONTROLLI UFFICIALI SULLA GRANELLA DI MAIS E MANGIMI PER VACCHE DA LATTE
La situazione della commercializzazione della granella di mais da essiccatoio è considerata molto critica per le numerose partite non conformi ancora stoccate. Tuttavia i numerosi controlli effettuati dai Servizi Veterinari in mangimifici, essiccatori e depositi come da indicazioni regionali hanno messo in evidenza una forte sensibilità degli OSM verso la problematica e che sono stati implementati in modo diffuso sistemi di pulitura meccanica delle partite.
Per quanto riguarda il destino degli "scarti" dei trattamenti di pulitura delle partite di granella di mais, si ritiene che il Servizio Veterinario abbia solo il compito di verificare che mais non conforme non entri nella filiera alimentare o mangimistica, anche con il supporto di una
adeguata tracciabilità delle partite adottata dall'OSA/OSM.
Pertanto in particolare in questa fase di elevato rischio i controlli dei Servizi Veterinari saranno prioritariamente rivolti alla corretta attuazione della tracciabilità dei lotti da parte degli operatori soprattutto per il mais non conforme che dovrà essere correttamente identificato. Per quanto riguarda i campionamenti non si ritiene necessario aumentare il numero e la tipologia dei campionamenti ufficiali già programmati secondo le indicazioni fornite con la nota prot. PG 36264 del 8/2/2013.
Tuttavia si precisa che in caso di eventuali controlli per verificare la conformità finale delle partite dopo la pulitura, su richiesta dell’OSM possono essere eseguiti campionamenti a seguito di una analisi favorevole fatta in autocontrollo dalla ditta con valore inferiore a 15 ppb Tali campioni sono attuati a conferma della efficacia dell’autocontrollo dell’OSM e non sono sistematiche.